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Geomorfologia


Enviado por   •  27 de Agosto de 2011  •  1.121 Palabras (5 Páginas)  •  555 Visitas

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geomorfologia

La geomorfologia è una branca della geografia fisica che studia la morfologia della superficie della Terra, cioè le forme che costituiscono il rilievo del territorio, investigandone l'origine e l'evoluzione. In particolare, studia le correlazioni tra la morfologia del terreno, le sue caratteristiche litologiche e gli agenti che lo hanno modellato.

Il termine deriva dal greco γη (ge), in italiano "Terra" e μορφή (morfé), "Forma" e λογοσ (logos), "Discorso, Trattato".

Il termine viene comunemente riferito allo studio della superficie delle terre emerse, ma può anche essere usato riferendosi allo studio dei fondali marini e di altri pianeti.

La Geomorfologia studia inoltre la storia e la dinamica del territorio al fine di predirne i futuri cambiamenti attraverso la combinazione di osservazioni, esperimenti fisici, e modelli matematici. La disciplina è praticata anche nella geodesia, nella geologia, e nell'ingegneria ambientale. I primi studi della geomorfologia trovano fondamento nella pedologia, uno dei due rami della scienza della terra.

La superficie terrestre si modifica in risposta agli agenti fisici che insitono su di essa, siano essi di origine naturale e/o antropica. combinazione tra processi naturali e antropogeografici. Il territorio viene modellato attraverso il sollevamento delle placche tettoniche e il vulcanismo. La spoliazione del territorio avviene anche attraverso l'erosione e il mass wasting, che produce sedimenti trasportati e depositati altrove all'interno del territorio o al largo. Il territorio viene inoltre modificato da fenomeni di subsidenza, sia a causa di cambiamenti della tettonica sia dovuti ai depositi sedimentari. Questi processi sono a loro volta influenzati in modo diverso dal clima, dall'ecologia e dall'attività umana. Altri settori particolari della geomorfologia sono rappresentati, ad esempio: dallo studio e previsione delle frane, dalla dinamica fluviale e della loro relativa messa in sicurezza, dalla protezione delle coste, dalla valutazione della presenza di acqua su altri pianeti come Marte (esogeomorfologia), etc.

Superficie della Terra

Indice

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1 Storia

2 Ambiti

2.1 Geomorfologia fluviale

2.2 Geomorfologia Glaciale

2.3 Weathering

3 Tassonomia

4 Bibliografia

5 Voci correlate

6 Altri progetti

7 Collegamenti esterni

[modifica] Storia

La Geomorfologia originariamente non era separata dalla Geografia. Il primo modello geomorfologico consisteva nel ciclo geografico o "ciclo dell'erosione", sviluppato da geografo e padre della geomorfologia William Morris Davis tra il 1884 e il 1899. Occupandosi della forma delle valli, il ciclo è presentato come una sequenza nella quale un fiume era solito scavare una valle, sempre più profondamente, ma nella quale l'erosione dei fianchi vallivi avrebbe compensato in parte l'incisione con un livellamento del terreno, sebbene ad una quota minore. Questo modello è attualmente considerato troppo semplicistico, specie se applicato a situazioni pratiche. Walther Penck sviluppò un modello alternativo nel 1920, basato su cicli di risalita ed erosione, ma anch'esso era troppo limitato e semplificato per spiegare l'ampia varietà di forme ed eventi presenti in natura.

[modifica] Ambiti

Datazioni della crosta oceanica. In rosso le parti di più recente formazione

La geomorfologia studia qualsiasi interazione tra litosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera, rilevando le forme visibili di questa interazione, e prevedendone l'evoluzione, sia studiando quelle passate che osservando quelle contemporanee. Per studiare e interpretare il rilievo terrestre si avvale dell'analisi quantitativa di fattori naturali strettamente legati fra loro quali ad esempio: l'energia solare, i valori di ogni passaggio nel ciclo idrologico o nel ciclo dell'acqua e il grado di movimento delle placche tettoniche (in sintonia con la geofisica) per calcolare l'età e lo sviluppo futuro delle masse terrestri. L'utilizzo e la scoperta di strumenti e tecniche di misurazione sempre più accurati ha inoltre permesso l'osservazione diretta dei processi erosivi e dei movimenti dei versanti e non solo l'analisi delle conseguenze di quei fattori. L'avvento della tecnologia, tramite simulazioni informatiche sempre più precise e complesse,

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