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Acquisto e riadattamento da parte dell'Ammiragliato

spesTutorial4 de Noviembre de 2014

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La HMS Endeavour, nota anche come HM Bark Endeavour, era una nave oceanografica britannica della Royal Navy che il tenente James Cook comandò tra il 1769 e il 1771 durante il suo primo viaggio di esplorazione in Australia e Nuova Zelanda.

Fu varata nel 1764 come carboniera Earl of Pembroke, e la Marina la acquistò nel 1768 per una missione scientifica nell'Oceano Pacifico e per esplorare i mari del Sud a caccia delle prove dell'esistenza dell'ipotetico continente Terra Australis incognita. La Marina la trasformò in un brigantino a palo, la rinominò e la rimise in servizio come His Majesty's Bark the Endeavour. Con a bordo diversi scienziati salpò quindi da Plymouth nell'agosto del 1768, doppiò Capo Horn e raggiunse Tahiti in tempo per osservare il transito di Venere davanti al sole. Dispiegò quindi le vele verso quella parte dei mari del Sud ancora in gran parte inesplorata, fermandosi presso le isole del Pacifico di Huahine, Bora Bora e Raiatea che Cook rivendicò per la Gran Bretagna. Nel settembre del 1769 ancorò al largo della Nuova Zelanda: era la prima nave europea a raggiungere le isole dopo la Heemskerck di Abel Tasman 127 anni prima.

Quando nel mese di aprile 1770 Cook sbarcò in quella che oggi è nota come Botany Bay, l'Endeavour divenne la prima nave europea a raggiungere la costa est dell'Australia. Il vascello navigò poi verso Nord lungo la costa australiana ed evitò per un soffio un disastroso incagliamento sulla Grande barriera corallina ma Cook, per alleggerirla e liberarla, fu costretto a gettare alcuni dei suoi cannoni in mare. Fu quindi spiaggiata sulla terraferma per sette settimane per consentire le prime sommarie riparazioni dello scafo. Ripresa la navigazione, il 10 ottobre 1770 entrò arrancando nel porto di Batavia, l'attuale Giacarta nelle Indie orientali olandesi, per le riparazioni più accurate mentre Cook faceva giurare al suo equipaggio di mantenere il più stretto riserbo sulle terre che avevano scoperto ed esplorato. Riprese finalmente il suo viaggio verso ovest il 26 dicembre, doppiò il Capo di Buona Speranza il 13 marzo 1771 e raggiunse il porto inglese di Dover il 12 luglio. Era stata in mare per quasi tre anni.

In gran parte dimenticata dopo il suo epico viaggio, l'Endeavour trascorse i tre anni successivi alla spedizione presso i depositi della Marina alle Isole Falkland. Rinominata e venduta a privati nel 1775, tornò brevemente in servizio navale e fu adibita a trasporto truppe durante la guerra di indipendenza americana. Nel 1778 fu autoaffondata durante l'assedio della Baia di Narragansett. Il suo relitto non fu mai localizzato con precisione, ma alcuni resti, tra cui sei dei suoi cannoni e un'ancora, sono oggi in mostra in diversi musei del mare sparsi per il mondo. Una replica dell'Endeavour è stata varata nel 1994 ed è oggi ormeggiata presso l'Australian National Maritime Museum nel porto di Sydney. Lo Space Shuttle Endeavour fu così battezzato proprio in onore della nave di Cook. L'Endeavour appare anche sulla moneta da cinquanta centesimi della Nuova Zelanda.

Indice [nascondi]

1 Costruzione

2 Acquisto e riadattamento da parte dell'Ammiragliato

3 L'esplorazione

3.1 Il viaggio di andata

3.2 L'esplorazione del Pacifico

3.3 Il naufragio

3.4 La rotta verso Nord - Batavia

3.5 Il viaggio di ritorno

4 Impieghi successivi

5 Il destino finale

6 Note

6.1 Annotazioni

6.2 Fonti

7 Bibliografia

8 Altri progetti

9 Collegamenti esterni

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

L'Endeavour era in origine la carboniera Earl of Pembroke, varata nel giugno del 1764 dal porto per il trasporto del carbone e la caccia alle balene di Whitby nel North Yorkshire[2], e di un tipo conosciuto localmente come Whitby Cat. Già in origine era una full rigged ship di robusta costruzione con una ampia e piatta prua, una poppa quadrata e un lungo corpo scatolare con una profonda stiva[5]. Il disegno a fondo piatto la rendeva adatta alla navigazione anche in acque poco profonde e permise di tirarla in secca per il carico e lo scarico delle merci, oltre che per le riparazioni sommarie, senza la necessità di un bacino di carenaggio. Il suo scafo, i ponti interni e il fasciame erano costrutiti con la tradizionale quercia bianca o alba, la chiglia e la poppa in olmo ed i suoi alberi in pino ed abete[6]. I piani della nave presentavano anche un doppio paramezzale per rinforzare chiglia, ponti e ossatura[7].

Alcuni dubbi sussistono circa l'altezza dei suoi alberi, poiché i progetti superstiti dell'Endeavour raffigurano solamente il corpo del vascello, e non il ponte degli alberi[8]. Mentre quelli principali e gli alberi prodieri rientrano nello standard comunemente accettato di 129 e 110 ft (39 e 34 m) rispettivamente, una annotazione su una tavola superstite dei progetti della nave registra l'albero di mezzana di lunghezza pari a «16 iarde e 29 pollici» (15,24 m)[8]. Se tale misura fosse corretta, ciò avrebbe prodotto un albero stranamente troncato di ben 9 piedi (2,7 m) più corto rispetto agli standard del tempo[9][10]. Moderne ricerche suggeriscono che l'annotazione possa essere un errore di trascrizione e si dovrebbe in realtà leggere "19 iarde e 29 pollici" (24,5 m), misura che sarebbe più strettamente conforme sia con gli standard navali che con le lunghezze degli altri alberi[8]. La replica è stata costruita secondo la misura minore, come il modello nel National Maritime Museum a Greenwich.

Acquisto e riadattamento da parte dell'Ammiragliato[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 febbraio 1768 la Royal Society chiese a re Giorgio III di finanziare una spedizione scientifica verso l'Oceano Pacifico per studiare e osservare il transito di Venere davanti al Sole previsto per l'anno successivo e per consentire la misurazione della distanza dalla Terra al Sole[11]. La Corona approvò la spedizione e l'Ammiragliato decise di combinare il viaggio scientifico con una missione riservata per effettuare ricerche nel Pacifico meridionale a caccia dei segni del l'ipotetico continente Terra Australis incognita[12].

La Royal Society suggerì che il comando venisse affidato al geografo scozzese Alexander Dalrymple, la cui nomina era subordinata all'ottenimento di un brevetto come capitano nella Royal Navy. Tuttavia, il Primo Lord dell'Ammiragliato Edward Hawke rifiutò, arrivando a dire che avrebbe preferito tagliarsi la mano destra piuttosto che dare il comando di una nave della Marina a qualcuno non educato come marinaio[13].

Nel rifiutare il comando di Dalrymple, Hawke fu influenzato da un precedente episodio di insubordinazione a bordo della corvetta HMS Paramour nel 1698, quando gli ufficiali della marina si rifiutarono di prendere ordini dal comandante civile Dr. Edmond Halley[13]. L'impasse fu superato quando l'Ammiragliato propose James Cook, un ufficiale di marina con un notevole background in campo matematico e in cartografia[14]. Gradito a entrambe le parti, Cook fu promosso a tenente e nominato comandante della spedizione[15].

A three-masted sailing ship leaves a busy seaport while five men watch from the shore. Green hills flank the seaport, beneath a cloudy sky.

La Earl of Pembroke, in seguito HMS Endeavour, mentre lascia il porto di Whitby nel 1768. di Thomas Luny, 1790.

La Earl of Pembroke, acquistata dall'Ammiragliato nel maggio del 1768 per 2 840 sterline, 10 scellini e 11 penny[1][N 2], fu definitivamente assegnata per l'utilizzo nella spedizione della Society ed il 27 maggio del 1768 Cook ne assunse ufficialmente il comando. La nave salpò quindi per Deptford sul Tamigi per essere preparata e riadattata per il viaggio. I costi sarebbero ammontati a ben 2 294 sterline, quasi quanto era costata la nave stessa[16]. Il suo scafo fu impermeabilizzato e calafatato per proteggerla dalle terenidi, furono costruiti un terzo ponte interno per fornire cabine, una polveriera e magazzini[17]. Le nuove cabine offrivano circa 2 m2 di superficie coperta a disposizione di ognuno e furono predisposte per Cook ed i rappresentanti Royal Society: il naturalista Joseph Banks, gli assistenti di Banks Daniel Solander e Herman Spöring, l'astronomo Charles Green, e gli artisti illustratori Sydney Parkinson e Alexander Buchan[18]. Queste cabine circondavano la mensa ufficiali[19]. La Cabina Grande sul retro del ponte fu progettata come laboratorio per Cook e la Royal Society. Sul ponte posteriore inferiore, le cabine di fronte alla mensa sottoufficiali furono assegnate a Luogotenenti Zachary Hickes e John Gore, al chirurgo di bordo William Monkhouse, all'artigliere Stephen forwood, al master Robert Molyneaux ad all'attendente del capitano Richard Orton[20][21]. L'adiacente sala mensa aperta era disponibile per dormire e per la vita di bordo dei marines e dell'equipaggio oltre che per spazio di immagazzinamento aggiuntivo[19]. Una lancia, una pinaccia e una iolla furono fornite come barche di bordo, anche se la lancia risultò marcia e dovette essere ricostruita e ridipinta con biacca prima di poter essere sistemata a bordo[22]. Queste imbarcazioni furono accompagnate da due battelli di proprietà privata, una appartenente al nostromo John Gathrey e l'altra a Banks[23]. La nave fu inoltre equipaggiata con una serie di remi da 28 piedi (8,5 m) per permettere alla nave di remare in caso di bonaccia o se fosse stata disalberata[18]. Il vascello riadattato fu quindi messo ufficialmente in servizio come His Majesty's Bark the Endeavour'[N 3] per distinguerlo

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